“Il video-bambino di oggi, della prima ondata, si limita a dispiegare un cervello logicamente e razionalmente atrofizzato; quello mutimedializzato di domani, della seconda ondata, sarà anche, allora, un io disintegrato, un io “decostruito” che andrà a popolare le cliniche psichiatriche. A detta di Negroponte, nell’era digitale “io sono io”. Accadrà invece, secondo me, l’esatto contrario. La mia previsione è che il mondo multimediale sarà popolato da un io virtuale disfatto in personalità multiple, e quindi dal perfetto e compiuto “io nevrotico”.
Category Archives: Salute Mentale Globale – GMH
I generali americani della guerra del Vietnam erano malati di mente? Jervis sul potere e la follia (2021)
“L’attribuire il comportamento dei generali o degli imperialisti a una sorta di irrazionalità mostruosa comunemente accettata come normale significa impedirsi di considerare che la logica della guerra, o della bomba, o della fame, non è il risultato di processi psicologici particolari, ma di un sistema sociale che non è né pazzo né irrazionale e semplicemente difende con la massima coerenza certi interessi costituiti.”
“Depsichiatrizzare significa appunto interpretare in termini politici i problemi umani.”
“Putin come Hitler? Cosa significa davvero” – ilGiornale.it (2022)
Intervista – “Cosa c’è davvero dietro l’abuso di termini quali “follia”, “pazzia”, “fobia” legati alla politica?
Ce ne parla il dottor Federico Soldani, epidemiologo psichiatra che lavora nel Regno Unito e studia la storia della psichiatria, in particolare rispetto alla dimensione politica”.
Un anno di PsyPolitics (2021)
Un rovesciamento del mito della caverna di Platone: anziche’ essere liberati dalla prigionia dei sensi e delle percezioni veicolate attraverso la cultura, la societa’, la storia, ovvero attraverso l’ego psicoanalitico, i cittadini trasformati in pazienti vengono sempre piu’ isolati tra loro, distanziati, fatti operare attraverso il digitale ovvero a distanza, e vengono cosi’ infilati in una caverna di isolamento digitale, virtuale e tra non molto allucinogena.
Sia ‘cibernetica’ che ‘psichedelico’ sono espressioni con una chiara origine politica.
Fino a che punto un capitalismo che si cinesizza puo’ vedere la convergenza teorica di ‘comunismo acido’ e ‘completamente automatizzato’ da una parte e di ‘cypsy capitalism’ o ‘capitalismo cyber-psichedelico’ dall’altra?
E’ possibile capire la caotica politica contemporanea attraverso lo studio della storia della psichiatria e delle psicodiscipline?
PsyPolitics intende continuare nell’analisi dei prepotenti fenomeni politici oggi in corso.
‘Geo’, ‘bio’ e ‘psico’ politica (2021)
Il primo uso a cui si puo’ risalire del termine psicopolitica fu del giurista tedesco esperto di diritto internazionale Heinrich Rogge in “La psicopolitica e il problema del leader“ (Psychopolitik und Führerproblem, 1925).
La prominenza di Rogge e’ testimoniata anche dalle recensioni che almeno dal 1934 al 1937 i suoi scritti su Hitler e sulla prospettiva della pace in Europa ottennero sulla rivista Foreign Affairs, dello statunitense Council on Foreign Relations (CFR).
La psicologizzazione della politica (2019)
Perche’ sta avvenendo questa psicologizzazione o psichiatrizzazione della politica?
E quali sono le funzioni di questa psicologizzazione e di questa psichiatrizzazione della politica?
La psicologizzazione del discorso pubblico (2019)
La psicologizzazione del discorso pubblico e’ una delle strategie principali di lungo periodo che servono a de-politicizzare e de-sovranizzare il cittadino elettore.
L’ “immane trapasso”. Da fuori a dentro, l’anti-politica (2020)
Psichiatrizzazione della politica e Rivoluzione Globalista.
Stiamo assistendo alla nascita di un nuovo potere psichiatrico globale? (2019)
L’attuale psichiatrizzazione pubblica dell ‘”uomo più potente del mondo”, come spesso i media descrivono il presidente degli Stati Uniti d’America, potrebbe essere vista come un nuovo cambio di paradigma nel potere contemporaneo.
Oltre al crescente uso di un lessico psicologizzato nel linguaggio quotidiano, un ruolo potrebbe essere giocato da tale spettacolo comunicando simbolicamente e contribuendo a uno spostamento culturale globale verso una visione del mondo soggettivista e una progressiva de-politicizzazione della cittadinanza.