Aldous Huxley, 1958: intervista Rai in italiano su ‘Ritorno al mondo nuovo’ (2022)

“Dunque ho trovato che ci sono parecchie cose nel mondo attuale, delle forze impersonali e poi delle scoperte tecnologiche che spingono l’umanita’ verso quel totalitarianismo che ho descritto nella mia favola di trenta anni fa.”

“E poi ci sono scoperte tecnologiche soprattutto nel campo della psicologia, della farmacologia e della fisiologia che possono essere utilizzate per dittatori futuri. In questo senso mi trovo un po’ pessimista sull’avvenire.”

Sartori: “l’animale multimediale è già descritto e iscritto, tal quale, nei trattati sulla schizofrenia” (2022)

“Il video-bambino di oggi, della prima ondata, si limita a dispiegare un cervello logicamente e razionalmente atrofizzato; quello mutimedializzato di domani, della seconda ondata, sarà anche, allora, un io disintegrato, un io “decostruito” che andrà a popolare le cliniche psichiatriche. A detta di Negroponte, nell’era digitale “io sono io”. Accadrà invece, secondo me, l’esatto contrario. La mia previsione è che il mondo multimediale sarà popolato da un io virtuale disfatto in personalità multiple, e quindi dal perfetto e compiuto “io nevrotico”.

Trump, spettacolo e psicolingua (2020)

“Zimbardo vede la TV della realtà come un formato logico per insegnare la psicologia. “Il motivo per cui la TV della realtà è così popolare è perché osservare il comportamento umano è affascinante, ” osservò. “Passo tutta la mia vita a fare questo”.

“Putin come Hitler? Cosa significa davvero” – ilGiornale.it (2022)

Intervista – “Cosa c’è davvero dietro l’abuso di termini quali “follia”, “pazzia”, “fobia” legati alla politica?
Ce ne parla il dottor Federico Soldani, epidemiologo psichiatra che lavora nel Regno Unito e studia la storia della psichiatria, in particolare rispetto alla dimensione politica”.

Putin, Pirandello e i cento anni di ‘Enrico IV’ (2022)

Secondo il Financial Times “ci sono analisti che temono che il leader russo si stia trasformando in Vlad il Matto. Pensano che Putin sia al potere da troppo tempo e stia diventando sempre più insensibile e paranoico. Il suo isolamento durante la pandemia ha peggiorato le cose”.

Scrisse Murray – capo psicologo dell’OSS durante la Seconda Guerra Mondiale e poi professore ad Harvard – nel 1937 su Hitler: “È un uomo insignificante, che mi sembra comportarsi al di là delle sue capacità. È sotto la costante cura di uno psichiatra di Monaco della vecchia scuola.

Sintomi: grave depressione e incubi (insonnia) – probabilmente di persecuzione. Pensare che la pace dell’Europa dipende dal sistema elettrochimico in quel cranio!”

“Fuori di testa”, Peyote & Co. (2022)

“La musica e la psichedelia sono la mia cura” – Mace

‘World Revolutionary Elites’, MIT 1965 – book covers (2021)

Contents of such volume and the two book covers of the hardback 1965 and paperback 1966 editions are presented. The importance and “rediscovery” of such book in PsyPolitics is motivated by the extraordinary concordance with some of the themes present in today’s transforming global politics, currently in mass and digital media, as well as in formulations independently developed over the past three years.

A new global psychiatric power? ‘CNN Talk Show’ – 1/13 (2021)

For Dr. Frances, who was claiming that we should discuss politics instead of psychiatry, language was moving from political to psychological metaphorical, while for Dr. Lee language was moving directly from political to literal technical psychological language and concepts, used to discuss a political theme. Both psychiatrists were moving, despite specific content discussed, language to the psychological sphere, metaphorically for Dr. Frances, literally for Dr. Lee.

While opposing each other on a political theme, the net movement of the two debating psychiatrists is from political to psychological language.

‘World Revolutionary Elites’, MIT 1965 (2021)

“Parallel with these events is the perfecting of conditioning procedures, with or without the aid of drugs and hypnosis. The abolition of privacy – already well along in our day – is placing potent instruments of control in the hands of elites who may see an opportunity to consolidate their position by policing the population medically” – Harold Lasswell

“What benefit does Russia derive from this Institute?” Tsar Nicholas II on the Psycho-Neurological Institute (2021)

The last Emperor of Russia and Vladimir Bekhterev’s Psycho-Neurological Institute revolutionaries.

Un anno di PsyPolitics (2021)

Un rovesciamento del mito della caverna di Platone: anziche’ essere liberati dalla prigionia dei sensi e delle percezioni veicolate attraverso la cultura, la societa’, la storia, ovvero attraverso l’ego psicoanalitico, i cittadini trasformati in pazienti vengono sempre piu’ isolati tra loro, distanziati, fatti operare attraverso il digitale ovvero a distanza, e vengono cosi’ infilati in una caverna di isolamento digitale, virtuale e tra non molto allucinogena.

Sia ‘cibernetica’ che ‘psichedelico’ sono espressioni con una chiara origine politica.

Fino a che punto un capitalismo che si cinesizza puo’ vedere la convergenza teorica di ‘comunismo acido’ e ‘completamente automatizzato’ da una parte e di ‘cypsy capitalism’ o ‘capitalismo cyber-psichedelico’ dall’altra?

E’ possibile capire la caotica politica contemporanea attraverso lo studio della storia della psichiatria e delle psicodiscipline?

PsyPolitics intende continuare nell’analisi dei prepotenti fenomeni politici oggi in corso.

Ambrogio Lorenzetti e l’Allegoria del Buon Governo di Siena 1338-1339 (2021)

Gli anni in cui l’affresco venne commissionato e realizzato erano anche gli anni in cui si stava diffondendo la peste nera.

L’Allegoria del Buon Governo “si basa sul concetto della divisione dei poteri tra il “Governo”, raffigurato attraverso un vecchio saggio vestito dei colori di Siena (bianco e nero), e la “Giustizia” dotata della simbolica bilancia. I due protagonisti dell’ amministrazione dello Stato agiscono sullo stesso piano, pur lavorando in ambiti diversi.”

Federico Soldani: intervista TV su politica, linguaggio medico-psicologico e tecnocrazia [trascrizione] (2020)

“Volevo evidenziare che a mio avviso noi siamo di fronte – anche soltanto guardando al linguaggio, e non solo – a una trasformazione equivalente, se non più radicale, perché le tecnologie di oggi sono molto più invasive e pervasive, di quella che c’è stata 250, 200 anni fa, con la nascita degli stati nazione basati sulle costituzioni alla Montesquieu. E gia’ lo storico, il grande storico Hobsbawm, quello del Secolo Breve per intenderci, nel suo libro che si chiama L’Età della Rivoluzione, che parla proprio di quel periodo, evidenziava come gli intellettuali, o i politici, a quei tempi, quando il potere stava passando da un potere di tipo sovrano, di tipo anche sempre legato all’ambito religioso, a un potere sempre più secolarizzato, questi intellettuali – fondamentalmente gli intellettuali protagonisti dell’illuminismo – prima hanno iniziato a parlare un linguaggio secolarizzato, a dispetto delle loro credenze religiose private, dopodiché è avvenuta la secolarizzazione anche del potere.  Adesso noi secondo me stiamo assistendo al linguaggio che in modo assolutamente, ecco come dire, evidente sta diventando un linguaggio tecnico, medico, psicologico, epidemiologico.  E allora prima cambia il linguaggio – se seguiamo il ragionamento di Hobsbawm – e questo ci indica in che direzione cambieranno le istituzioni.”

‘Psyspeak’ on PsyPolitics and ‘therapy-speak’ on The New Yorker (2021)

In the summer of 2019, I proposed the use of the terms “psyspeak” or “ideopathological lexicon” to mean psychologized as well as medicalized lexicon used outside of the clinical context especially when applied to the wider societal and political world, during a talk at the Royal College of Psychiatrists in London.

On the 26th of March this year, just a few days ago, The New Yorker online published the following article, under Cultural Comment: “The rise of therapy-speak. How a language got off the couch and into the world” by Katy Waldman, a magazine staff writer.

Il ‘Grande Internamento’ (2019)

La tendenza generalizzata contemporanea che, riutilizzando un termine di Michel Foucault, chiamo “grande internamento” e’ ravvisabile in tre tendenze in corso: il mentalismo, il neuro-centrismo, e la rivoluzione digitale e virtuale.