Trump, spettacolo e psicolingua (2020)

di Federico Soldani – 26 Settembre 2020

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Trump, il 45° presidente degli Stati Uniti d’America, non ha accettato di essere intervistato per una valutazione della salute mentale da divulgare pubblicamente finora, ad eccezione di un test MoCA cognitivo relativamente limitato dal parte del suo medico a cui è stata consentita la divulgazione pubblica.

Trump è stato “diagnosticato” con un numero imprecisato di etichette mentali, da quelle formali, a quelle metaforiche, a quelle informali sui media, compresi i cosiddetti social media, nel corso degli anni, probabilmente troppe per essere contate. Tra queste: narcisista, narcisista patologico, sociopatico, ansioso, ossessivo, compulsivo, paranoico, complottista, arrabbiato, autistico, ecc.

Tale diffusione senza precedenti di psicolingua [in inglese psyspeak, ndr] ha sicuramente aiutato il pubblico a diventare più esperto nell’attribuire etichette diagnostiche e nell’usare la psicolingua come un nuovo linguaggio alla moda per la politica e oltre.

Lo stesso sta accadendo ad altri personaggi pubblici. Qual è la diagnosi di Trump? Narcisismo maligno? Personalità paranoica? Autismo? E qual è la diagnosi di Greta, l’enfant prodige del cambiamento climatico? Asperger? Ancora una volta, l’autismo?

Il presidente Trump ha persino proclamato una Giornata Mondiale di Sensibilizzazione sull’Autismo ogni anno in linea con le Nazioni Unite.

Le domande di cui sopra sono oggigiorno comuni tra i cittadini di tutto il mondo, cittadini che guardano in gran parte tale spettacolo pubblico attraverso i mass media e i nuovi media digitali come Twitter, che è praticamente diventato un nuovo canale di comunicazione presidenziale istituzionale. [Account Twitter presidenziale poi sospeso dopo il 6 gennaio 2021].

Il fenomeno dell’apprendimento di massa della psicolingua include cittadini solitamente disinteressati alla politica; in effetti tale spettacolo sembra intrattenimento, un cosiddetto show di TV della realtà, che si svolge sempre più sul Web.

Guarda caso, Trump è da anni protagonista di uno dei reality più seguiti, The Apprentice [L’apprendista, ndr]. Secondo quanto riferito da alcune fonti, anche se lui ha negato questo tramite Twitter – ça va sans dire – ci sono state notizie su di lui che scherzava su un possibile futuro spettacolo chiamato The Apprentice: White House.

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Uno dei critici di Trump del cosiddetto movimento “Duty to Warn” [Dovere di Allertare, ndr], che appare in un video insieme ad altri, è l’ex presidente dell’American Psychological Association [Associazione Statunitense degli Psicologi, ndr] Philip Zimbardo (nella foto sopra, 1971), autore mezzo secolo fa dell’esperimento della prigione di Stanford e del libro L’effetto Lucifero: capire come le persone buone si trasformino in malvage (2007).

Zimbardo ha lavorato due decenni fa in programmi TV come quello della BBC “Cinque Passi Verso la Tirannia” (2001, documentario completo qui).

Nell’episodio “Crimes of Obedience” [Crimini di Obbedienza, ndr], del suo reality show chiamato “Lo Zoo Umano” (2000), il potere del gruppo esplode e “le brave persone iniziano a comportarsi come fascisti”.

Zimbardo ha sostenuto la TV della realtà come mezzo per insegnare la psicologia al pubblico: per “promuovere una visione positiva della psicologia come disciplina impegnata a migliorare la qualità delle nostre vite come individui e come società.  La mia intera vita consiste nel dare via la psicologia al pubblico.”

In un articolo dello Stanford Report intitolato “Lo psicologo mette il ‘reale’ nella TV della realtà”, “Zimbardo vede la TV della realtà come un formato logico per insegnare la psicologia. “Il motivo per cui la TV della realtà è così popolare è perché osservare il comportamento umano è affascinante, ” osservò. “Passo tutta la mia vita a fare questo”.

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Lo spettacolo mondiale quotidiano di Trump e la conseguente diffusione “virale” della psicolingua potrebbero aiutare su una scala senza precedenti ad insegnare la psicologia a livello globale?

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Cite this article as: Federico Soldani, "Trump, spettacolo e psicolingua (2020)," in PsyPolitics, March 16, 2022, https://psypolitics.org/2022/03/16/trump-spettacolo-e-psicolingua-2020/.

Last Updated on March 18, 2022 by Federico Soldani

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