Due commenti sulla ‘psicolingua’ (2024)

“Qui si tocca un discorso sulla cosiddetta “psichiatrizzazione del linguaggio politico”, aperto da Federico Soldani, che merita ben altri approfondimenti”.

“Penso sempre a quanto Berlinguer sia stato contestato da sinistra. Io mi ricordo a Botteghe Oscure i cortei che passavano urlando ‘scemo, scemo’, anticipazione di quel linguaggio che poi oggi è diventato dominante”.

“Pazza” a Sanremo, da Nebbiosi 1972 a Bertè 2024 (2024)

Temi quali la “pazza” o “matta”, la normalità e il richiamo al manicomio, così come alla “santa” intesa in vario modo, ma anche a suoi opposti come la “ribelle”, la “maga”, la “strega” sono presenti in entrambi i testi e gli album in questione a più di mezzo secolo di distanza l’uno dall’altro.

Molto avanti con i tempi in fatto di confessione psichiatrica in ambito musicale, Nebbiosi scriveva: “Nel 1965 avevo avuto un esaurimento nervoso fortissimo. Avevo smesso la politica, gli studi, la musica. Il medico che mi curava (male) lavorava a S. Maria della Pietà (il manicomio di Roma) e ogni tanto, quando era di guardia, mi riceveva lì. Sentii che lì dentro, forse, ci sarei finito anche io se i miei non avessero avuto i soldi per farmi curare in altro modo. Questo mi diede una rabbia e un senso di rivolta infinite.

San Matteo 5,22: “Chi poi dice al fratello: ‘Stupido’ dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: ‘Pazzo’ sarà destinato al fuoco della Geènna” (2022)

“Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio.

Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.”