“Fuori di testa”, Peyote & Co. (2022)

“La musica e la psichedelia sono la mia cura” – Mace

di Federico Soldani – 2 Febbraio 2022

Il tema variamente ‘psy’ o ‘psico’ o esplicitamente folle e persino allucinogeno, spesso in relazione a temi politici, e’ entrato prepotentemente nella musica italiana del 2021.

Questa tendenza nella cultura pop a spostare il focus dell’attenzione e del discorso pubblico da fuori a dentro e della destigmatizzazione variamente intesa della follia e della malattia che sarebbe presente in tutti e in ciascuno, e della quale non ci si dovrebbe vergognare ma andrebbe anzi confessata nel modo piu’ pubblico possibile e accompagnata da una richiesta di cura, e’ uno dei temi di cui PsyPolitics si occupa dall’inizio, ovvero da giugno 2020.

In particolare il Festival di Sanremo – che prende il nome dalla omonima citta’ della Liguria – e l’Eurovision Song Contest del 2021 – nel 2022 si svolgera’ a Torino in Piemonte – hanno visto prevalere musiche con testi sorprendentemente in linea con queste tendenze anticipate su PsyPolitics.

Il gruppo romano dei Måneskin (in danese, chiaro di luna) ha vinto Sanremo 2021, la piu’ popolare rassegna musicale italiana, e poi Eurovision, a cui partecipano anche nazioni quali l’Australia, con il medesimo pezzo ‘Zitti e Buoni’.

Il ritornello recita: “Sono fuori di testa ma diverso da loro, E tu sei fuori di testa ma diversa da loro, Siamo fuori di testa ma diversi da loro”.

Lo stesso gruppo ha poi avuto un 2021 e inizio 2022 trionfale anche negli Stati Uniti dove e’ stato al vertice di piattaforme come Spotify – la ‘Global Chart’ – ha aperto il concerto dei Rolling Stones a Las Vegas e infine e’ stato ospite del popolare show televisivo statunitense Saturday Night Live.

Il gruppo dei Måneskin si e’ esibito anche a Sanremo 2022 con una canzone sull’anoressia in cui il motivo ricorrente parla anche in riferimento all’ “ansia”.

Il tema della loro canzone piu’ conosciuta e’ stato ripreso dai cantanti italiani Noemi e Carl Brave nel loro brano estivo ‘Makumba’ il cui ritornello ripete “E andavo fuori di testa… E andavi fuori di testa”.

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Sempre a Sanremo 2021 il Premio della Critica intitolato a Mia Martini e’ andato al pezzo ‘Mai dire mai. La locura’ (locura, ovvero follia in spagnolo, termine che pare sia una citazione dalla serie televisiva italiana Boris) del rapper torinese Guglielmo Bruno, in arte Willie Peyote. In alcune interviste, rispetto a questa canzone il rapper ha fatto riferimento alla politica e a come venga vissuta la cultura in italia dopo lo scoppio della pandemia 2020. Nel video ufficiale Peyote si spara simbolicamente con la mano un po’ come Joker nel film del 2019 (si veda anche Joker: benvenuti nell’era della psichiatria politica globale (2019) – PsyPolitics, film il cui messaggio pareva essere “Politica cattiva, psichiatria buona”).

Nel nome d’arte c’e’ il riferimento al cactus del peyote dal quale si estrae la mescalina, la sostanza che ad esempio fece scrivere ad Huxley ‘Le Porte della Percezione’, da cui presero il nome The Doors di Jim Morrison.

Laureato in scienze politiche, una delle prime pubblicazioni musicali di Willie Peyote e’ stata il Manuale del Giovane Nichilista in cui e’ presente il tema della “rivoluzione”. Nel 2013 il primo album in studio Non e’ il mio genere, il genere umano. Un suo brano musicale presentato sulla TV pubblica italiana RAI nel 2017 fu criticato per aver accusato – si veda l’intervista su Rolling Stone Italia – gli italiani di xenofobia. La rappresentazione televisiva del brano appariva ricca di temi colorati psichedelici.

Nel 2021 ha pubblicato (copertina nella foto in fondo all’articolo) un dialogo con il politico Giuseppe ‘Pippo’ Civati, meglio conosciuto come l’iniziatore dell’esperienza politica cosiddetta della Leopolda insieme a quello che sucessivamente sarebbe diventato il Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, il toscano Matteo Renzi.

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La musicista elettronica Whitemary ha pubblicato nel 2021 il pezzo, anche in versione remix, ‘Credo che tra un po’‘Un pezzo pazzo di Whitemary’ come riporta il video in apertura – il cui testo presenta l’apparente intollerabilita’ del sentirsi invisibili e la necessita’ di urlare come conseguenza – “credo che tra un po’ mi metto a urlare” ripete il pezzo. Nel video, il volto della cantante risulta ricoperto di occhi, sette e disposti a V rovesciata, e due sui palmi delle mani, tra cui il classico terzo occhio nel mezzo della fronte, tipico delle rappresentazioni psichedeliche. Si veda anche Dimenticate i finti alternativi e ascoltate Whitemary | Rolling Stone Italia.

Lintollerabilita’ del sentirsi invisibili e’ presente anche nel brano candidato agli Oscar 2021 di Laura Pausini – ‘Io sì’ (‘Seen’) – della Warner, in cui la cantante nella versione inglese (ma non in quella italiana, piu’ morbida) dice letteralmente “non puoi nasconderti da me, voglio che tu sappia che sei visto”. Ma sembra una cosa positiva, un messaggio d’amore, una sorveglianza buona? La canzone ‘Io sì’ (‘Seen’) di Diane WarrenLaura Pausini e Niccolò Agliardi dal film Netflix ‘La vita davanti a sé’ di Edoardo Ponti – in cui compare anche Sofia Loren – ha vinto come miglior canzone originale il premio Golden Globe nel 2021.

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Decisamente interessante e’ stato l’album ‘Psychodonna’ (con la h) di Rachele Bastreghi dei Baustelle, del senese, nel primo album da solista. L’album e’ edito da Warner Music Italy, parte di una delle cosiddette majors ovvero le piu’ grandi etichette discografiche dell’industria musicale. La Warner nel 2021 ha prodotto anche ‘Loco’ (pazzo) dello statunitense Justin Quiles.

I temi di cui si e’ discusso a lungo su PsyPolitics quali il linguaggio fobico e la rivoluzione sono presenti in modo molto evidente. L’album accosta temi ‘psy’ o ‘psico’ con il concetto di rivoluzione, tanto che la canzone che da’ il titolo all’album ‘Psychodonna’ finisce proprio con la parola “rivoluzione”. La canzone ‘Not for me’ termina invece con la parola “homofobia”. Altri temi presenti nei testi riguardano “follia”, “paura”, “autodistruzione” e “ribellione”. Bastreghi in un video ha parlato, a proposito del suo album, di “fatto politico” e di “fare la rivoluzione nelle piazze”, mostrando una sensibilita’ apertamente politica rispetto al tema della rivoluzione presente in ‘Psychodonna’.

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Con un titolo simile il pezzo 2021 di Arisa, ‘Psyco’ (senza h), in cui si parla di “ego” e il cui ritornello dice “sono psyco” e “non voglio terapia”. In linea con quello che sembra essere il nuovo messaggio predominante del periodo post pandemia 2020 riassunto nel titolo della serie televisiva coreana 2020 trasmessa globalmente da Netflix ‘It’s Okay to Not Be Okay’ – Wikipedia (사이코지만 괜찮아, Saikojiman gwaenchana; letteralmente “È folle, ma non importa”), noto anche come ‘Psycho But It’s Okay’ e ‘Psycho But It’s All Right’.

In una intervista sulla sua canzone ‘Psyco’ le e’ stato chiesto: “Chiara Ferragni ha detto che “i politici fanno schifo”. Lei che rapporto ha con la politica e cosa ne pensa di questa affermazione?”. La sua risposta e’ stata: “Sono molto distante dalla politica, anche perche’ credo che i politici non conoscano davvero la realta’ che ci circonda e la condizione in cui vive la gente normale.”

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Nel mondo del rap nel 2021 il cantante Fedez, precedentemente vicino al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo – a lungo accusato di essere anti-politico – ha parlato di “omofobia” facendo pubblica confessione in questo senso ed evocando cosi’ una sorta di assoluzione pubblica. Mentre sua moglie, la cosiddetta influencer Chiara Ferragni aveva rivelato l’anno prima di andare dallo psichiatra e di come questo la avesse aiutata, consigliando ad altri di fare altrettanto: “Da due anni vado dallo psichiatra e penso che sia fondamentale per conoscermi meglio.” Il rapper Fedez si e’ anche recentemente contraddistinto per una presa in giro dei politici.

Sempre nel 2021 un giudice a Torino ha ritenuto meritevole di una pena relativamente lieve il rapper Sofian Naich, in arte Kaprio trovato con “2005 dosi medie singole di hashish e 678 di marijuana – il giudice ha ritenuto che fosse un “quinto comma”, quello che si applica per l’uso personale e la modesta entità”. Scrive il giudice nelle motivazioni che “è noto come in certi contesti e ambienti artistici vi sia un uso piuttosto disinvolto delle sostanze stupefacenti, soprattutto quelle leggere ritenute idonee a favorire la creatività artistica“.

Nel primo mese di pubblicazione del periodico L’Essenziale – terzo numero del settimanale derivato da Internazionale – a Novembre 2021, il produttore musicale italiano di rap conosciuto come Mace ha rilasciato una intervista presentata come “La musica e la psichedelia sono la mia cura”: “A pranzo con Mace, uno dei piu’ importanti produttori del rap italiano. Compone e arrangia brani per altri musicisti, ma ha anche fatto un disco solista che e’ uno dei piu’ ascoltati del 2021“. L’album si chiama ‘OBE’ che sta per ‘out of body experience’ ovvero esperienza extracorporea, selezionato al quarto posto nella classifica dei migliori dischi italiani dell’anno 2021 stilata dalla rivista Rolling Stone Italia.

Qui sotto in fondo all’articolo, Mace nel video “L’ LSD ti apre la testa”. Il produttore di musica rap ha affermato “consiglio a tutti di informarsi”, parlando oltre che di LSD anche di psilocibina / funghi magici e di ayahuasca come di una esperienza “ancora piu’ profonda”, un decotto allucinogeno ottenuto da diverse piante amazzoniche che contiene anche la dimetiltriptammina / DMT. “Sono esperienze che hanno il pregio, che possono scardinare la maniera in cui pensi, in cui guardi te stesso e in cui guardi il mondo. Io li ho sempre trovati con una chiave di positivita’ incredibile, mi hanno aiutato a sentirmi molto piu’ parte di cio’ che mi circonda e non necessariamente come un’entita’ separata“. “Si'” – commenta l’intervistatore – “molto meno ragioniere e molto piu’ sereno”. “Assolutamente” risponde il produttore musicale.

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I temi variamente ‘psy’ o ‘psico’ si accompagnano tendenzialmente a una politica interpretata in senso antipolitico – in linea con la tecnocrazia e solo apparentemente opposti a questa – in un movimento da fuori a dentro e a una visione globale in cui l’ego psicoanalitico si dissolve. Essere malati anche di mente, persino psicotici e’ sempre piu’ da considerare normale. L’anormalita’ diventa normale, meglio se accompagnata da medici e psicoesperti, magari online.

Timothy Leary – lo psicologo di Harvard e guru degli allucinogeni – rese famoso il motto psichedelico “turn on, tune in, drop out” ovvero “accenditi, sintonizzati, esci” (o sganciati, ritirati, abbandona, molla) degli anni ’60. Quando invitava i giovani ad abbandonare anche gli studi negli anni ’60, invitava esplicitamente all’abbandono della politica: “non fare politica, non votare, questi sono giochi da vecchi!”.

Si leggano a questo proposito La “rivoluzione ultima” (2019) – PsyPolitics, L’ “immane trapasso”. Da fuori a dentro, l’anti-politica (2020) – PsyPolitics, Evola sugli allucinogeni (2020) – PsyPolitics, La psicologizzazione del discorso pubblico (2019) – PsyPolitics, La psicologizzazione della politica (2019) – PsyPolitics e Gli allucinogeni entrano in borsa (e non solo): svolta negli Usa – ilGiornale.it (2020) – PsyPolitics. In inglese si vedano Mente ‘CyPsy’? Cyber-super-ego e es psichedelico. O sorveglianza digitale, allucinogeni di massa e il nuovo ‘oro nero’ dell’inconscio (2020) – PsyPolitics e L’economia della “morte dell’ego” (2020) – PsyPolitics.

Come scritto in precedenza, si afferma un doppio standard: i termini e le etichette psichiatriche (compresi quelli pseudo o quasi tecnici o metaforici, o gli insulti psicologici) sono usati nel modo più stigmatizzante nell’arena politica, e coloro che non si sottomettono volontariamente a tale discorso sono stigmatizzati malamente, mentre allo stesso tempo campagne mediatiche globali stanno promuovendo la destigmatizzazione delle condizioni di salute mentale nel contesto clinico e coloro che si sottomettono volontariamente sono protetti dalla stigmatizzazione e presentati come modelli per tutti, in inglese role models.

Tale spettacolo sui mass media e sui media digitali, come evidenziato in precedenza in queste pagine, ha anche causato una diffusione senza precedenti di ‘psyspeak’ o ‘psicolingua’, sicuramente aiutando il pubblico a diventare più esperto nell’attribuire etichette diagnostiche e nell’usare questa psicolingua come nuovo linguaggio per la politica e non solo.

Non solo, la divulgazione al pubblico delle diagnosi mediche e psicologiche cosi’ come dei trattamenti ricevuti viene sempre più presentata come una virtù civica, invece di sottolineare come in passato l’importanza della riservatezza – della privacy – rispetto a informazioni sensibili relative alla salute. Ormai da anni, le celebrità hanno divulgato pubblicamente diagnosi e condizioni mediche e psicologiche, e sempre di piu’ anche trattamenti ricevuti, sui media di massa e digitali.

Nella fase piu’ recente si iniziano a far passare al pubblico temi psichedelici e poi sostanze allucinogene e psicotomimetiche (che producono stati mentali simili alle psicosi), prima con cosiddette microdosi, in versioni leggere o light, o per indicazioni mediche solitamente con una predominante componente soggettiva. Questi temi e queste sostanze vengono quindi proposti ad un pubblico ampio, si vedano l’intervento sulla cannabis di Ornella Muti nell’ambito del Festival di Sanremo 2022 – in cui questa celebrita’ si mostra in foto con aria sognante e il simbolo della cannabis – o la proposta di referendum sulla coltivazione di piante e funghi psicotropi, che non riguarda solo la cannabis ma ad esempio anche i funghi allucinogeni. Le firme sono state prese sul tema della cannabis e sono state validate e il quesito a gennaio 2022 modificato nel titolo dalla Corte di Cassazione per rispecchiare il fatto che non sia affatto limitato alla sola cannabis.

Al Festival di Sanremo 2020“Il primo festival con una fruizione digitale” – si era invece gia’ esibita e aveva condotto sulla RAI la trasmissione che segue il festival la cantante rap Miss Keta, che in un brano aveva parlato, forse chiarendo il significato del suo nome d’arte, di “una ragazza casa e keta” riferito alla ketamina.

La ketamina e’ stata la prima sostanza allucinogena per una indicazione psichiatrica approvata nel 2019 dalla statunitense FDA per la depressione, sostanza ampiamente usata come allucinogeno ricreativo (enantiomero S, brevettato dalla Johnson and Johnson come esketamina per la somministrazione intranasale). Si veda anche a proposito della ketamina Evola sugli allucinogeni (2020) – PsyPolitics, e in inglese Trump, gli allucinogeni di massa e la trasformazione cyber-psichedelica del capitalismo (2020) – PsyPolitics.

Il contesto clinico viene sempre più, e sempre più esplicitamente, esteso all’intera società. Sotto i nostri occhi sta avvenendo una psichiatrizzazione globale della politica e della società.

Peyote, W. e Civati, G. (2021). ‘Dov’è Willie?’ Gallarate (Va): People. Dov’è Willie? People va a Sanremo – [ciwati]

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[Nell’immagine all’inizio dell’articolo L’anima fuoriesce dal corpo, incisione del 1808 “L’anima in bilico sul corpo si separa con riluttanza dalla vita. Come guarda con desiderio a tutto ciò che sta lasciando, ora non più suo!” di Luigi Schiavonetti, su disegno di William Blake – Wikipedia]

Cite this article as: Federico Soldani, "“Fuori di testa”, Peyote & Co. (2022)," in PsyPolitics, February 3, 2022, https://psypolitics.org/2022/02/03/fuori-di-testa-peyote-co-2022/.

Last Updated on February 5, 2022 by Federico Soldani

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