Lo psicologo di Harvard Murray su Hitler
di Federico Soldani – 6 Ottobre 2020
Henry Murray era un medico e biochimico che divenne un importante psicologo ad Harvard. Ha una biografia personale complessa e interessante di cui vale la pena leggere, inclusi stretti contatti con Jung, Leary e l’Unabomber.
Secondo Moreno: “Lungi dall’essere anomali, il lavoro iniziale di Leary e Alpert con la psilocibina ha operato sotto la piena approvazione di anziani del dipartimento come Henry Murray, considerato il padre della teoria della personalità e lo psicologo senior dell’OSS durante la seconda guerra mondiale (“Sogni Acidi”, Lee e Shlain, 1985). Murray scrisse una valutazione di Adolf Hitler che prevedeva accuratamente il suo suicidio.”
Nella biografia di Murray scritta da Robinson intitolata “Storia dell’amore raccontata” (Harvard University Press, 1992), è interessante notare come la retorica usata da Murray su Hitler nel 1937 assomigli da vicino a quella usata nel 2020 per Trump. [E nel 2022 per Putin, si veda anche “Putin come Hitler? Cosa significa davvero” – ilGiornale.it (2022) – PsyPolitics, ndr].
In entrambi i casi, colpisce l’uso di immagini psicologiche invece di argomentazioni politiche in relazione a figure politiche.
Murray fece un tour in Germania con la sua famiglia durante l’estate del 1937 e scrisse a casa di aver avuto una “vista ravvicinata” di Hitler al festival di Wagner a Bayreuth.
“È un uomo insignificante e tormentato – scrisse Murray – che mi sembra comportarsi al di là delle sue capacità. È sotto la costante cura di uno psichiatra di Monaco della vecchia scuola.
Sintomi: grave depressione e incubi (insonnia) – probabilmente di persecuzione. Pensare che la pace dell’Europa dipenda dal sistema elettrochimico in quel cranio!”
Subito dopo questo passaggio, Robinson continua la biografia dicendoci come Murray tornò a casa quell’autunno, in parte per ascoltare Jung tenere le lezioni Terry a Yale.
Photo: https://www.harvardsquarelibrary.org/biographies/henry-murray/
~~~
Last Updated on March 15, 2022 by Federico Soldani