Carlo Angela, allievo di Babiński e politico (2022)

di Federico Soldani – 15 Aprile 2022

Qui sotto e’ riportato il necrologio del medico Carlo Angela (1875-1949) da l’Acacia Massonica del 1949 (Anno III, No. 7, p. 196).

Meglio conosciuto come padre del piu’ famoso giornalista scientifico italiano del secondo dopoguerra Piero Angela, secondo la voce Wikipedia (accesso 15 aprile 2022, enfasi aggiunta, anche per le successive citazioni) “Carlo Angela si laureò in medicina nel 1899 all’Università di Torino. A Parigi frequentò i corsi di neuropsichiatria di Babiński“.

Joseph Babiński, francese di origini polacche, fu uno dei principali allievi di Jean-Martin Charcot, il famoso neurologo di Parigi presso cui, come discusso su PsyPolitics, studiarono anche Eugen Bleuler, Sigmund Freud e Witold Chodźko, “altro psichiatra massone, che ha svolto un ruolo significativo nella vita sociale e politica della Polonia nuovamente indipendente”. La massoneria polacca fu riconosciuta dal Grande Oriente d’Italia per rifondarsi nel 1920.

Si vedano a questo proposito anche, in Inglese, Eugen Bleuler e l’influenza dell’illuminismo (2021) – PsyPolitics, cosi’ come “Quale vantaggio trae la Russia da questo istituto?” Lo zar Nicola II sull’Istituto Psico-Neurologico (2021) – PsyPolitics e l’articolo apparso sulla rivista History of Psychiatry citato in Radici della psichiatria polacca (2022) – PsyPolitics.

Come recita la voce Wikipedia in inglese “Nato a Parigi, Babinski era figlio di un ufficiale militare polacco, Aleksander Babiński (1824–1889), e di sua moglie Henryeta Weren Babińska (1819–1897), che nel 1848 fuggì da Varsavia per Parigi a causa del regno zarista del terrore istigato per fermare i tentativi polacchi di raggiungere l’indipendenza e rompere l’unione tra il Congresso della Polonia e l’Impero russo.

Babinski si laureò in medicina all’Università di Parigi nel 1884. Andò presto dal professor Charcot all’ospedale Salpêtrière di Parigi e divenne il suo studente preferito.”

Nell’immagine qui sotto, “uno dei momenti fondativi della psichiatria, ormai parte dell’iconografia classica: il famoso neurologo parigino Jean-Martin Charcot, presso cui Freud studiò all’ospedale Salpêtrière tra il 1885 e il 1886, mostra agli astanti un caso di paralisi isterica. La paziente viene sorretta dall’allievo prediletto di Charcot, Joseph Babinski, mentre il maestro pratica la tecnica dell’ipnosi.”

Si veda anche a questo proposito Una visita a casa Freud /2 (2010) – PsyPolitics.

Charcot dimostra l’ipnosi su una paziente “isterica” di Salpêtrière, “Blanche” (Marie Wittman), che è supportata da Babiński (dietro). Notare la somiglianza con l’illustrazione sulla parete di fondo. Joseph Babinski – Wikipedia

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Altro importante neuropsichiatra massone italiano fu Ugo Cerletti che con Lucio Bini elaboro’ il metodo conosciuto come elettroshock o terapia elettroconvulsivante durante gli anni ’30 del secolo scorso in Italia.

Secondo la voce Wikipedia in italiano, “decise di iscriversi a medicina. Terminato il primo anno di studi, poiché la famiglia si stabilì a Milano, si trasferì presso l’Università di Torino dove trascorse due anni. Nel 1898 fece poi ritorno a Roma dove studiò con Giovanni Mingazzini ed Ezio Sciamanna (docenti di neuropatologia il primo e di psichiatria il secondo).

Approfondì i suoi studi con i più eminenti neurologi del suo tempo, prima a Parigi, con Pierre Marie [allievo di Jean-Martin Charcot, gli subentrò nel reparto di neurologia della Salpêtrière, ndr] ed Ernest Dupré, e poi a Monaco [di Baviera, ndr], con Emil Kraepelin (il “padre” della psichiatria scientifica moderna) e Alois Alzheimer (scopritore della demenza senile, malattia che porta oggi il suo nome).

Alzheimer e colleghi a Monaco di Baviera. In piedi (da sinistra a destra): Fritz Lotmar (Svizzera); Max Isserlin (?) (Germania); Stefan Rosental (Polonia); Rudolf Allers (?) (Austria); sconosciuto; Alois Alzheimer (Germania); Nicolás Achúcarro y Lund (Spagna), Fritz Jakob Heinrich Lewy (Germania).
Davanti, a sedere (da sinistra a destra): Adele Grombach (tecnica di Alzheimer, Germania); Ugo Cerletti (Italia); sconosciuto; Francesco Bonfiglio (Italia); Gaetano Perusini (Italia). Circa 1909. Archivio di Storia della Psichiatria, Dipartimento di Psichiatria, Università di Monaco di Baviera. La scoperta dell’Alzheimer – PubMed (nih.gov)

Successivamente studiò a Heidelberg, con il neuropatologo Franz Nissl. Tornato dal soggiorno in Germania, Cerletti frequentò il suo ultimo anno di corso presso l’Università di Roma, dove si laureò il 16 luglio 1901 presentando la tesi “Sopra i processi di assorbimento consecutivi a lesioni della sostanza cerebrale”.

Lo sviluppo della procedura della terapia elettroconvulsivante fu anche descritto da un allievo di Cerletti, Ferdinando Accornero, anche lui psichiatra massone – affiliato per sua ammissione dal 1945 – conivolto in questioni politiche legate alla loggia ‘Propaganda 2’ o ‘P2’, nell’articolo pubblicato postumo in inglese nel 1988 ‘Un resoconto di un testimone oculare della scoperta dell’elettroshock – PubMed (nih.gov).

Ferdinando Accornero nel 1953 | Aspi – Archivio storico della psicologia italiana (unimib.it). Nato a Genova nel 1910, si laureo’ in medicina e chirurgia all’Universita’ di Roma nel 1935. Fu allievo di Karl Bonhoeffer a Berlino e di Otto Marburg a Vienna, 1936-37. Fu assistente di Ugo Cerletti a Roma, 1937-40. Servi’ come militare durante il secondo conflitto mondiale, 1941-44. Poi Professore di Clinica delle Malattie Nervose e Mentali all’Universita’ di Roma, 1942-55 e Professore di Neuropsichiatria Infantile dopo il 1955. Mori’ in pensione nel 1985. ‘Un resoconto di un testimone oculare della scoperta dell’elettroshock – PubMed (nih.gov).

Cerletti nel “1946 divenne Presidente della Società italiana di Psichiatria e il 20 novembre dello stesso anno venne eletto consigliere comunale a Roma.

Durante le consultazioni politiche del 1948 si schierò nelle file del fronte popolare guidato da Giancarlo Pajetta. Il programma sostenuto fu quello tipico dell’intellettuale liberale poiché incentrò la propria propaganda sull’istruzione e la sanità. Nel 1950 ricevette la Laurea honoris causa dal Collège de Sorbonne dell’Università di Parigi

Massone, fece parte della Loggia Cristoforo Colombo di Roma e fu membro effettivo del Supremo Consiglio del Rito scozzese antico e accettato.” Cerletti scrisse anche sulla rivista ufficiale del fascismo, fondata nel 1922 da Benito Mussolini, Gerarchia – “la cerchia dei collaboratori della rivista è sempre stata “a numero chiuso” – “trattando la sezione dedicata alle cronache scientifiche“.

Come già scritto su PsyPolitics: “Ugo Cerletti, [era] un neuropsichiatra e Professore a Roma, che con Lucio Bini negli anni ’30 inventò ufficialmente il metodo dell’elettroshock per le psicosi, una terapia convulsiva indotta da scariche elettriche che fu proposta anche per “terapia di annientamento” – “l’anéantissement” – ed è oggi nota come terapia elettroconvulsiva; sia Cerletti (34 volte) che Bini (5 volte) furono nominati per il Premio Nobel per la Medicina”.

E’ rilvevante a questo proposito notare che, come scrisse Joseph Berke nel suo “Uomo farfalla. Follia, Degrado e Redenzione” (Hutchinson of London, 1977), “Benjamin Franklin era un collega di [Benjamin] Rush che era anche interessato al trattamento dei pazzi. In seguito al suo famoso esperimento con aquiloni e fulmini in cui perse i sensi e subì un breve periodo di amnesia, suggerì di “provare la pratica sui matti”.

Si veda a questo proposito anche, in inglese, Fanon, rivoluzionario e psichiatra del Terzo Mondo tra Mosca e Washington, D.C. (2022) – PsyPolitics.

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Carlo Angela, secondo la voce Wikipedia in italiano “Entrò in politica dopo la prima guerra mondiale, aderendo al movimento Democrazia Sociale, un movimento politico nato dalle ceneri del Partito Radicale Italiano. All’interno del partito vi erano molte contraddizioni: insieme con parlamentari di sinistra ve n’erano altri che divennero ministri nel primo governo Mussolini, formato dopo la marcia su Roma.

Angela abbandonò allora il partito e si alleò con i socialisti riformisti di Ivanoe Bonomi, con i quali si presentò alle elezioni del 6 aprile 1924, senza essere eletto. Dopo l’assassinio di Giacomo Matteotti, nel giugno del 1924, Carlo Angela accusò esplicitamente i fascisti sul settimanale Tempi Nuovi «per il nefando delitto che ha macchiato indelebilmente l’onore nazionale».

«Tempi Nuovi» settimanale politico torinese di cui il padre di Adriano Olivetti, Camillo Olivetti, fu rispettivamente l’editore e il principale finanziatore. Donato Bachi – per lunghi anni fu anche presidente dell’Istituto Cesare Lombroso di Torino – ne fu direttore; si salvò dalla deportazione rifugiandosi nella casa di cura diretta da Carlo Angela.

Dopo alcuni anni passati come medico condotto del piccolo paese di Bognanco, nell’Ossolano, durante il periodo della dittatura fascista Angela rinunciò ad incarichi politici e si trasferì a San Maurizio Canavese, con l’incarico di direttore sanitario della casa di cura per malattie mentali “Villa Turina Amione”.

Fu qui che, durante l’occupazione tedesca e la Repubblica Sociale Italiana, Angela offrì rifugio a numerosi antifascisti ed ebrei, falsificando le cartelle cliniche per giustificarne il ricovero. Nella sua opera di soccorso agli ebrei Angela fu aiutato dal suo vice Brun, dalla madre Tecla e dagli infermieri Fiore De Stefanis, Carlo e Sante Simionato. Sospettato dalla polizia fascista, Angela fu convocato e interrogato a Torino e rischiò anche la fucilazione durante una rappresaglia.

Dopo la Liberazione, Carlo Angela fu nominato sindaco di San Maurizio Canavese. In seguito si presentò alle prime elezioni democratiche dopo oltre vent’anni, nella stessa lista di Norberto BobbioMassimo Mila e Ada Gobetti Marchesini, quella del Partito d’Azione, in cui militò dopo aver fatto parte di Giustizia e libertà.

Divenne anche presidente dell’ospedale Molinette di Torino. Morì nel 1949 e ricevette sepoltura nel cimitero di San Maurizio Canavese.

L’impegno in Massoneria. Venne iniziato in Massoneria nel 1905 e raggiunse il 33º grado del rito scozzese antico ed accettato. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale divenne Maestro Venerabile della Loggia Propaganda all’Oriente di Torino (di cui fu poi Maestro Venerabile Onorario fino alla morte) e Presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della stessa città. L’8 giugno 1949, cinque giorni dopo la sua morte, si svolse il rito massonico funebre presso il tempio della Loggia Propaganda.”

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Nel 1995 la casa editrice Sellerio pubblico’ le memorie di Renzo Segre con la moglie Nella intitolate ‘Venti Mesi’ che “per sfuggire alla deportazione dei lager e alla probabile morte, si era rifugiato con la moglie in una clinica psichiatrica e vi era rimasto per quasi due anni fingendo di essere un malato mentale e vivendo nell’angoscia costante di essere scoperto e deportato o ucciso. Le tracce di quella vicenda contrassegnarono tutta la vita successiva di Renzo Segre caratterizzata da un “perenne stato di depressione e di ansia per il futuro”.

Qui Segre racconto’ la sua esperienza e le vicende cliniche dei pazienti che si intrecciavano agli eventi politici fuori della clinica psichiatrica privata diretta da Carlo Angela. Tra i ricordi menziona anche le contenzioni necessarie per alcuni pazienti e la pratica dell’elettroshock che era ampiamente usata nella clinica.

Fra i salvati si annoverano l’avvocato Massimo Ottolenghi con il figlio e la moglie, Donato Bachi, direttore di Tempi Nuovi, il colonnello dei carabinieri Lattes, il capitano Finzi, il professor Valobra, la famiglia Fitz, il capitano Dogliotti, l’aristocratico conte Revelli di Beaumont, oltre a Renzo e Nella Segre. Si veda anche a questo proposito ‘La straordinaria “resistenza” del padre di Piero Angela’. “Questi? Sono solo dei matti” E così salvava gli ebrei, di Leo Donati, ANPI Patria Indipendente 2007.

Durante il dopoguerra, nel 1945 a Torino, Carlo Angela parlava di psichiatria, in una rubrica medica, alla radio. La Rai, radiotelevisione italiana, ha realizzato e trasmesso nel 2017 un documentario intitolato “Carlo Angela, un medico stratega”. A lui è stata intitolata anche una via a Roma, vicino a Saxa Rubra, la sede della Rai.

Angela fu Maestro Venerabile della loggia ‘Propaganda’ di Torino e, come il collega neuropsichiatra Ugo Cerletti sviluppatore dell’elettroshock o terapia elettroconvulsivante, membro del Supremo Consiglio dei 33.

Carlo Angela – Un medico stratega – Venerdì 27 gennaio alle 23.00 su Rai2 – YouTube

Qui di seguito il testo del necrologio di Carlo Angela pubblicato su l’Acacia Massonica nel 1949.

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“Il 3 giugno 1949 e’ passato all’Or. Et. il Carissimo Fratello dott. prof. Carlo Angela, Venerabile Onorario della L. “Propaganda” all’Or. di Torino.

Era nato ad Olcenengo, in provincia di Vercelli, il 9 gennaio del 1875. Aveva conseguito la laurea in medicina e chirurgia a Torino il 10 novembre 1899 e ottenuta la libera docenza in neuropatologia nel 1914.

Medico nel Congo Belga dal 1900 a tutto il 1906. Dal 1907 al 1908 frequento’ a Parigi la clinica Charcot alla Salpetrière e i corsi di neuropatologia del prof. Babinski all’Ospedale de la Pitié.

Dal 1908 al 1910 e’ stato assistente del professore Camillo Bozzolo alla clinica medica di Torino e dal 1910 al 1921 assistente del prof. Camillo Negro alla clinica di neuropatologia.

Prese parte alla guerra italo-turca del 1911-1912 ed alla prima guerra mondiale dal 1° settembre 1915 a tutto il 1918 col grado di capitano e poi di maggiore medico. Fu insignito di una croce al merito di guerra e della medaglia d’argento al merito della Croce d’oro per anzianita’ di servizio nella Croce Rossa e cavaliere dell’Ordine della Corona del Belgio.

La figura di Carlo Angela come Massone ha emerso rapidamente.

Il Fr.·. Angela, 33° nel Rito Sc. A. ed A. era entrato nella Fratellanza nel 1905 e pervenne ai piu’ alti gradi del nostro Sodalizio in virtu’ del suo carattere adamantino, della sua instancabile attivita’ e delle elette doti di mente e di cuore.

Durante il periodo della persecuzione nazi-fascista mantenne relazioni coi fratelli residenti nell’Or. e fuori, ed a liberazione avvenuta fu il Capo naturale di tutti i Fratelli che cercavano e trovarono in Lui una sicura guida. Nominato M. Venerabile della R. L. “Propaganda” e presidente del Collegio dei Ven. dell’Or. di Torino, occupo’ per tre anni consecutivi tali cariche, risolvendo gli ardui problemi sorgenti ogni giorno nel travaglio affannoso della ricostruzione, primo fra tutti, quello di dare alla Mass. Torinese una sede dignitosa. Cessate tali attivita’ per compiuto triennio di carica, non per questo abbandono’ l’attivita’ massonica: membro del Supremo Consiglio dei 33, era attivissimo partecipante ai lavori di Loggia, dai quali non si assentava ne’ per rigore di clima ne’ per stanchezza che sarebbe pur stata comprensibile, data la sua eta’, e i Fratelli della R. L. “Propaganda” non dimenticheranno mai la rievocazione da Lui fatta, in presenza delle Logge dell’Or. riunite, della figura del Venerato Gr. M. Guido Laj. del quale era stato amico fraterno e fedele collaboratore.

I funerali in forma civile hanno avuto luogo il 4 giugno, e ad essi ha preso parte uno stuolo numeroso di amici, nonche’ quasi tutti i Fratelli della Valle del Po e numerose rappresentanze delle Logge piemontesi. L’on. Casalini, vice-sindaco di Torino, parlando a nome del Municipio, ha rievocato l’opera indefessa dello Scomparso quale professionista e direttore dell’Ospedale principale di Torino.

A cremazione avvenuta, le Ceneri sono state trasportate a San Germano vercellese a cura dei Fratelli di Loggia.

Il Rito Massonico si e’ svolto nella tornata regolare dell’8 giugno della R. L. “Propaganda”. Il Tempio, parato ritualmente a lutto, ha offerto una commovente visione che ha marcato il grande e fraterno amore dal quale era circondato il Fr. commemorato. Dopo la rituale deposizione di fiori ed una elevata rievocazione dell’Estinto fatta dall’attuale M. Venerabile, i Fratelli hanno ricomposto la Catena d’Unione e continuano i lavori.”

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Ville Turina Amione, Casa di Cura neuropsichiatrica a Torino (orpeaitalia.it), casa di cura privata ancora in attività. Dal 3 giugno 2003, una strada del paese porta il nome di Carlo Angela, e una targa è stata apposta all’ingresso della clinica, di fronte al Palazzo Comunale. San Maurizio Canavese – Wikipedia. A lui è stata intitolata anche una via a Roma, vicino a Saxa Rubra, la sede della Rai.

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Cite this article as: Federico Soldani, "Carlo Angela, allievo di Babiński e politico (2022)," in PsyPolitics, April 15, 2022, https://psypolitics.org/2022/04/15/carlo-angela-allievo-di-babinski-e-politico-2022/.

Last Updated on April 21, 2022 by Federico Soldani

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